Il virus del DENGUE. In Italia ci sono rischi?
Come ci si può infettare di virus del DENGUE? Come si manifesta la malattia? In quali paesi è possibile infettarsi? E in Italia ci sono rischi?
Come ci si può infettare di virus del DENGUE?
Il virus del DENGUE è trasmesso dalla puntura delle zanzare del genere Aedes, principalmente dall’Aedes aegypti che vive solo in aree tropicali, ma anche dall’Aedes albopictus, la zanzara tigre oggi diffusa globalmente e presente anche in Italia, soprattutto in aree urbane.
Quali sono i rischi per la salute legati all’infezione con il virus DENGUE?
Nella maggior parte delle persone che viene infettata tramite puntura di una zanzara, il virus del DENGUE produce sintomi simil-influenzali da lievi ad acuti, con febbre anche superiore a 40°C, eruzioni cutanee, forti dolori muscolari ed articolari, grave malessere e forte mal di testa per 2-7 giorni. In caso di dengue emorragico, si possono avere emorragie interne, problemi respiratori e gastro-intestinali e può essere letale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima circa 390 milioni di casi/anno, ¼ dei quali manifesta sintomi clinici di varia entità. Mezzo milione di persone (soprattutto bambini) vengono ospedalizzati ogni anno e la mortalità è superiore a 12.000 persone/anno.
In quali paesi è possibile essere infettati dal virus DENGUE?
L’incidenza di DENGUE è aumentata di 30 volte negli ultimi 50 anni soprattutto in relazione alla maggiore diffusione del suo principale vettore Aedes aegypti. Sono attualmente stimate 50-100 milioni di infezioni ogni anno in oltre 100 paesi tropicali. Almeno metà della popolazione mondiale vive oggi in aree a rischio di trasmissione di Dengue.
Aedes albopictus, la zanzara tigre oggi diffusa globalmente e presente anche in Italia, soprattutto in aree urbane, può trasmettere il DENGUE, anche se con minore efficienza della specie tropicale. Tuttavia, perchè esista il rischio di essere infettati attraverso la puntura di una zanzara nata e cresciuta in Italia, è necessario che essa abbia precedentemente punto una persona che sia a sua volta infettata in una regione tropicale e che sia arrivata in Italia con il virus ancora nel sangue. La probabilità che questo avvenga è legata soprattutto alla diffusione geografica e all’intensità della circolazione del virus nei paesi tropicali. In Europa ogni anno arrivano decine di persone infette di DENGUE (601 in Italia tra il 2012 e il 2014) e negli ultimi anni sono stati registrati alcuni casi autoctoni di trasmissione ad opera della zanzara tigre in Francia e Croazia, ma mai in Italia.
Come ci si può proteggere dal rischio di infezione dal virus DENGUE in aree endemiche?
In assenza di un vaccino, l’unica protezione efficace dal virus DENGUE in aree endemiche è la prevenzione dalle punture di zanzare del genere Aedes. Poichè queste specie di zanzare pungono di giorno e prevalentemente all’aperto, i metodi di protezione più efficaci sono un abbigliamento che copra il più possibile il corpo (ad esempio maniche e pantaloni lunghi) e l’applicazione di repellenti a base di DEET, IR3535 o Picaridin sulla pelle esposta o sui capi di abbigliamento, in stretta conformità con le istruzioni riportate sulle etichette. Si possono anche utilizzare repellenti spaziali, quali spirali, fumogeni, elettroemanatori a base di piretrodi, o zanzariere alle finestre per prevenire l’entrata nelle abitazioni. In associazione a queste modalità di protezione individuale, è sempre opportuno eliminare, coprire o trattare con prodotti idonei i siti di sviluppo delle larve, rappresentati nel caso delle zanzare Aedes da piccoli contenitori d’acqua stagnante (ad es. secchi, vasi e sottovasi o pneumatici) e caditoie stradali.